Una civiltà unica

Milos… Le sue coste, un’enorme scultura composta da rocce variopinte. Il suo corpo, una rete di preziose vene di pietra. La sua terra e le sue acque, un’arca per rare specie viventi. I suoi abitati, stupende creazioni di estetica in risposta alle necessità. E la sua civiltà, un antichissimo gomitolo che continua ancora a srotolarsi. Le sue tracce in tutta l’isola, tasselli sparsi di un mosaico fatto di una storia appassionante, un’avventura. Queste tracce, le troviamo incise nelle cave neolitiche a Demenegaki, le individuiamo sulle superbe mura di Phylakopì, le ammiriamo sul corpo scolpito di Venere che emerse dalla sua terra … Ed ancora, le ricordiamo nell’elegante teatro romano che guarda il mare di Triliti, le scopriamo nel labirinto sotterraneo dell’epoca protocristiana, nelle Catacombe, le incontriamo nelle umili chiese post-bizantine che pregano alla luce. E poi le ritroviamo nelle casette tra il mare e la terraferma a Klima, con un caloroso buongiorno attraverso i volti delle persone, nei violetti lastricati di Plaka. La civiltà di Milos … Un filo continuo che lega la preistoria all’oggi.




Milos è abitata dagli anni del Neolitico (7000-2800 a.C.).