Phylakopì

Quattromila anni fa, la vita arrivò dal mare, si radicò su di una roccia scoscesa, tempestata dalla tramontana e lì sorse la grande città preistorica di Milos: la colonia minoica di Phylakopì. Divenne il centro della civiltà delle Cicladi e dedicandosi al commercio della sua preziosa ossidiana, diventò potente, conobbe la floridezza, eresse mura ciclopiche per difendersi dagli invasori. Fu distrutta e risorse tre volte. Phylakopì fu conquistata dai Minoici e contò complessivamente circa due millenni di vita prima di sprofondare definitivamente, per metà nel profondo del tempo e per metà nel mare adiacente. La ricerca archeologica, verso la fine del XIX secolo, ha fatto rivivere questa civiltà unica dell’era del Rame, ritrovando resti dell’ insediamento e delle sue tre fasi di vita, riportando alla luce esempi meravigliosi dell’ arte ceramica. Tra questi fu trovata anche la famosa «Signora di Phylakopì» che ci fa ricordare, dal suo posto nel Museo Archeologico di Plaka, la gloriosa città che si misurò vittoriosa-mente con i venti ed il tempo, per secoli, seduta sulla sua terrazza sul mare a nord di Milos.

PHYLAKOPI’ – Fact sheet

Fu una delle più importanti città preistoriche dell’Egeo e culla della civiltà più antica delle Cicladi.

Nella zona, si conservano resti di vita, risalenti al 3.300 e fino al 1.100 a.C.

Iniziò ad essere abitata intorno al 2.300 a.C..

Fu distrutta e ricostruita tre volte.

Il suo fulgore era dovuto alla lavorazione ed il commercio dell’ossidiana, una roccia nera, molto dura, di origine vulcanica con cui si fabbricavano coltelli, arnesi e frecce.

Sviluppò in modo particolare la ceramica, l’arte della scultura dei sigilli e l’arte orafa, come dimostrano i  meravigliosi reperti esposti nel Museo Archeologico di Atene e di Milos.

Le rovine della città furono scoperte il 1896.

Gli scavi realizzati dalla Scuola Archeologica Inglese portarono alla luce resti di insediamenti di tre città, del periodo Minoico Tardo, Minoico Medio e Minoico Posteriore ed anche dell’eta Micenea, rispettivamente. 

Nel sito archeologico di Phylokopì si distinguono le imponenti mura ciclopiche dell’abitato, il tempio ed Palazzo.

Tra i reperti degli scavi, si trova anche la famosa dea o Signora di Phylakopì, proveniente da un tempio miceneo del XIV secolo a.C..

 





 

Phylakopì
Fu una delle più importanti città preistoriche dell’Egeo e culla della civiltà più antica delle Cicladi...