Venere Di Milos
Fu rinvenuta nel 1820 dall’agricoltore Gheorghios Kendrotàs, che era alla ricerca di acqua per le sue bestie. Per caso, si trovarono sul luogo un ufficiale ed alcuni marinari di una nave francese i quali premevano per l’acquisizione della statua.
Lo scultore e la data precisa del capolavoro della Venere di Milos, non sono finora noti.
Nelle sue mani, le quali come si dice sono state trovate rotte accanto alla statua, si pensa che tenesse una mela ed uno scudo.
Nell’ area su cui fu ritrovata, sono stati rinvenuti i resti di un antico teatro e di uno stadio e si pensa che la statua costituisse la decorazione della porta d’ ingresso.
Fu venduta inizialmente per 400 grossi ai francesi e successivamente, per 750 agli ottomani, prima di raggiungere definitivamente il Museo del Louvre.
Il poeta Kostis Palamas si ispirò alla Venere di Milos per scrivere la sua poesia “L’ espatriata”.
Lo scultore e la data precisa del capolavoro della Venere di Milos, non sono finora noti.
Nelle sue mani, le quali come si dice sono state trovate rotte accanto alla statua, si pensa che tenesse una mela ed uno scudo.
Nell’ area su cui fu ritrovata, sono stati rinvenuti i resti di un antico teatro e di uno stadio e si pensa che la statua costituisse la decorazione della porta d’ ingresso.
Fu venduta inizialmente per 400 grossi ai francesi e successivamente, per 750 agli ottomani, prima di raggiungere definitivamente il Museo del Louvre.
Il poeta Kostis Palamas si ispirò alla Venere di Milos per scrivere la sua poesia “L’ espatriata”.
Venere Di Milos
Apparve nella fantasia di un grandioso artista, il cui nome si è perso nel tempo...




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